Immersione

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Barriera corallina

Inclusi bottiglia, piombo, acqua e bevande

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Nota: se pagate con carta di credito, vi verrà addebitata una commissione del 5%!

Immersioni dopo la COVID: cosa c’è da sapere

Desideriamo sottolineare che tutti i subacquei che si sono ammalati di COVID devono sottoporsi a un esame di idoneità all’immersione con prova scritta da parte di un medico.

Se avete bisogno di un esame per il viaggio di ritorno, lo organizzeremo in loco (a pagamento).

Raccomandazioni mediche per la ripresa delle immersioni subacquee

Studi clinici hanno evidenziato casi di gravi danni ai polmoni, al cuore, al sistema nervoso centrale e ai reni in seguito all’infezione da COVID-19.

In questo contesto, i subacquei sono particolarmente preoccupati per i danni permanenti al cuore e ai polmoni. Come per altre gravi polmoniti virali, i subacquei necessitano di un periodo di recupero dopo l’infezione da COVID-19 prima di poter riprendere l’attività sportiva. A seconda della gravità dei sintomi, il processo di recupero può richiedere settimane e mesi.

Di seguito sono riportate le raccomandazioni comuni per la ripresa delle immersioni dopo la COVID-19. Si noti che le raccomandazioni per i subacquei che sono risultati positivi alla COVID-19 ma asintomatici, nonché le raccomandazioni per i subacquei che hanno manifestato sintomi ma non sono stati ricoverati in ospedale, sono state aggiornate dalla pubblicazione delle raccomandazioni originali nella primavera del 2020. È anche possibile che le raccomandazioni differiscano leggermente da Paese a Paese. Queste differenze sono dovute al fatto che le norme sono state introdotte rapidamente per far fronte a una forma di malattia precedentemente sconosciuta e non c’è stato ancora abbastanza tempo per un coordinamento transnazionale e interculturale. Tuttavia, consigliamo a tutti i subacquei di essere prudenti.

Raccomandazioni:

I subacquei che sono risultati positivi al COVID-19 ma sono rimasti completamente asintomatici devono attendere almeno 30 giorni dal primo test negativo prima di ottenere un certificato di idoneità e tornare a immergersi.

I subacquei sintomatici per la COVID-19 devono attendere almeno 30 giorni dal primo test negativo e altri 30 giorni senza sintomi (per un totale di due mesi) prima di richiedere la certificazione di uno specialista in medicina subacquea.

I subacquei ricoverati in ospedale per COVID-19 con o a causa di sintomi polmonari devono attendere almeno TRE mesi prima di richiedere la certificazione di uno specialista in medicina subacquea. L’esame deve comprendere un test di funzionalità polmonare completo (almeno FVC, FEV1, PEF25-50-75, RV e FEV1/FVC), un test da sforzo con misurazione periferica della saturazione acida e una tomografia computerizzata ad alta risoluzione dei polmoni per verificare il ritorno alla normalità.

I subacquei che sono stati ricoverati per COVID-19 con o a causa di problemi cardiaci devono attendere almeno TRE mesi prima di richiedere la certificazione di idoneità all’immersione a uno specialista in medicina subacquea. La visita deve includere test delle funzioni cardiovascolari, tra cui ECG ed ECG da sforzo, e determinare la normale funzionalità.

È importante che i test di funzionalità polmonare e cardiovascolare siano interpretati e convalidati da professionisti medici esperti in medicina subacquea. Si noti che i membri di DAN Europe, grazie alla loro iscrizione, hanno diritto alla consulenza medica a distanza da parte di un medico subacqueo della rete DAN Europe.

Malattia da decompressione

Quasi tutti i subacquei ne hanno sentito parlare: la malattia da decompressione.

Anche se le nostre guide e i nostri divemaster la segnalano durante le immersioni, e anche se i subacquei la imparano durante l’addestramento, può comunque accadere – per qualsiasi motivo – che un subacqueo soffra di malattia da decompressione. Se ciò accade, è importante reagire rapidamente e soprattutto in modo corretto.

In Egitto siamo molto ben attrezzati e da tutti i siti di immersione – sia in barca che a terra – siamo a breve con il paziente in una camera di decompressione.